domenica 16 marzo 2008

Ricominciamo (il Nucleare)


Le centrali nucleari vicine all'italia (fonte: Corriere.it)

Leggi tutto l'articolo:
www.corriere.it/speciali/nucleare.shtml

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Tornano d’attualità le Centrali Nucleari, già bocciate dagli italiani coi referendum dell’87 .
Ormai è “di moda” dirsi a favore delle centrali nucleari, e non si sottrae purtroppo all’andazzo generale il probabile futuro premier Silvio Berlusconi ...
Insomma il rischio del ritorno del Nucleare in Italia è tremendamente concreto.
Certo oggi il nostro paese è troppo dipendente dall’estero in tema di energia, ma faccio fatica a capire quali possano essere i benefici nell’immediato della costruzione di nuove centrali nucleari, anche dopo aver ascoltato le dichiarazioni del nobel Carlo Rubbia.


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Capisco benissimo, invece, quali possano essere I RISCHI in caso di incidente.
Negli anni se ne sono succeduti numerosi, con conseguenze gravissime, anche a distanza di anni.
Esiste addirittura una classificazione a livello internazionale degli incidenti nucleari. L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA), ha elaborato la INES (International Nuclear Event Scale), una scala numerica da 1 a 7 che è analoga alla scala Mercalli degli eventi sismici.
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SCALA INES DEGLI INCIDENTI NUCLEARI

7 – MAJOR ACCIDENT
(es. Chernobyl, Ucraina, 1986)

6 – SERIOUS ACCIDENT
(es. Kyshtym, Russia, 1957)

5 - ACCIDENT WITH OFF-SITE RISK
(es. Windscale, Gran Bretagna, 1957;
Three Mile Island, USA, 1979)

4 – ACCIDENT WITHOUT SIGNIFICANT
OFF-SITE RISK
(es. Saint-Laurent, Francia, 1980)

3 – SERIOUS INCIDENT
(es. Vandellos, Spagna, 1989)

2 - INCIDENT

1 - ANOMALY

0 – NO SAFETY SIGNIFICANCE
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Per quanto riguarda gli incidenti di livello 7, 6 e 5, in tutti si rese necessario evacuare l’area circostante la centrale. Riguardo alle dimensioni di quest’area, potremo ricordare che nel caso di Chernobyl (livello 7, più alto della scala) essa fu di 30 km attorno alla centrale e che tale area è interdetta all’uomo per sempre. Ovviamente il danno alla popolazione è minore se aumenta la distanza dal luogo del disastro.

La motivazione addotta da chi vuole minimizzare il rischio di centrali in italia è la seguente: siamo circondati da stati già adesso pieni di centrali, quindi il rischio già c’è attualmente.
Ma dove sono poi effettivamente queste centrali?
Qualcuna in Francia (ma attenzione, la più vicina, Superphenix, ha chiuso), qualcuna in Svizzera e una in Slovenia.
L’ANPA (Agenzia Nazionale Protezione Ambientale) afferma che ce ne sono una dozzina a distanza “inferiore ai 200 km” e che sono solo otto le nostre provincie interessate.
VOGLIAMO METTERE A RISCHIO ANCHE TUTTE LE ALTRE??

Enzo Sbalzetta
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Approfondimenti:

http://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_%C4%8Cernobyl'#Evacuazione

http://www.ecoage.it/energia-nucleare-grandi-incidenti.htm

http://www.corriere.it/politica/08_febbraio_29/berlusconi_programma_panorama_426891c8-e69a-11dc-84b2-0003ba99c667.shtml

Post correlato:
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Canzone:
http://www.lyricsmania.com/lyrics/adriano_pappalardo_lyrics_1523/other_lyrics_13338/ricominciamo_lyrics_154742.html

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